A tutti i nostri allievi/e,

alle loro famiglie

ai docenti e formatori

Torino, 7 novembre 2022 

Non giudicare da ciò che appare

È stato come un pugno nello stomaco. Una vampata di odore pungente e intenso, poi è arrivato lui. Ero seduto sul tram 4 e davanti a me si è seduto un giovane (credo appena 20 anni) parecchio mal vestito. Ho pensato: «È un senza fissa dimora(i cosiddetti barboni)»: quelle persone che vivono per strada, alla ricerca di un luogo caldo e coperto dove passare la notte, ovviamente con scarsa cura dell’igiene personale. È brutto vedere una persona ridotta in questo stato, ma quando ad essere così è un giovane, la cosa mi turba ancora di più.

Ho fatto appena in tempo a guardarlo e a formulare qualche pensiero, che lui alza la testa e sorride. Non capisco. Sta guardando qualcuno alle mie spalle, e all’improvviso con uno scatto rapido si è alzato e ha lasciato il posto ad una signora anziana che stava arrivando. Io mi sono accorto della signora quando ormai era diretta verso il posto lasciato libero da questo giovane.

Questo giovane. Non fosse avvenuta questa scena, cosa avrei pensato di lui? A vederlo così, mal vestito e maleodorante, a quali conclusioni sarei arrivato? Ho pensato che di questo giovane, di questa persona, mi ero già fatto un’idea, e certamente non una bella idea. Senza neanche parlare con lui, senza sapere niente della sua storia, senza sapere perché si era ridotto così. E mi sono ricordato di una frase di don Bosco: «In ogni giovane c’è un punto accessibile al bene». Sì, in ogni giovane c’è una perla preziosa, non c’è solo l’esterno brutto e ruvido dell’ostrica. Anzi, ogni giovane, ogni persona, è una perla preziosa. L’ho scritto nella lettera del 24 ottobre.

Mi sono ricordato di un testo di Chiara Amirante, fondatrice del movimento Nuovi Orizzonti: «Prova a non giudicare mai una persona dalle apparenze, ma impegnati nello scoprire e valorizzare la perla preziosa racchiusa nel suo cuore. Sarai sorpreso nello scoprire che in ogni persona c’è qualcosa di meraviglioso, che però diventa accessibile solo a chi sa accostarsi con amore e con un senso di grande rispetto per quel mistero sacro che ogni cuore porta in sé. Ti sorprenderai nello scoprire quanto limitati e limitanti fossero i tuoi giudizi. Infatti ogni nostro giudizio è non solo molto limitato (vede una piccola parte del mistero di una persona), ma è anche limitante, perché gli altri riescono a svelarti solo la parte di loro che tu sei disponibile a vedere».

Ho pensato che bisogna liberarsi dai pregiudizi, tutti: quelli verso se stessi e quelli verso gli altri. Sono giudizi frettolosi e superficiali, spesso frutto di battute e frasi fatte. Chi vive di pregiudizi riduce la realtà e la sua vita al suo modo di vedere e di pensare: un piccolo povero mondo. Gesù, invece, allarga il nostro cuore e la nostra mente, e ci porta a vedere la meraviglia che c’è in ogni fratello e sorella, e anche in ciascuno di noi: «Amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda (Rm 12,10)».

Don Claudio Belfiore

Direttore