A tutti i nostri allievi/e,
alle loro famiglie
ai docenti e formatori
Torino, 7 febbraio 2022
Sono iniziati i Giochi olimpici invernali di Pechino! È un colpo d’occhio bello e che apre il cuore vedere rappresentanti di tante Nazioni che sfilano e si ritrovano insieme, quasi dimentichi delle tensioni e delle sanzioni che stanno travagliando il nostro Mondo in questo momento.
I Giochi olimpici hanno avuto questo spirito fin dalle origini, quando ebbero inizio nell’Antica Grecia. E con questo spirito sono stati ripresi e rilanciati nel 1896 per quanto riguarda i classici Giochi olimpici e nel 1924 per quanto riguarda i Giochi invernali. La Pace non va mai data per scontata: è un bene delicato, da custodire con molta cura, possibile dove ci sono anche Giustizia e Fraternità.
In questi giorni percepiamo e ci preoccupa la tensione tra Russia e Ucraina, che si ribalta sull’Europa e su buona parte del nostro Pianeta. Preghiamo e chiediamo il dono della Pace tra i Popoli, nelle nostre famiglie, nei nostri cuori. Non possiamo e non dobbiamo rimanere indifferenti a quanto succede lontano da noi, come se non ci riguardasse. Agli occhi di Gesù siamo fratelli e sorelle, per nulla estranei e stranieri tra di noi.
Nel corso dell’anno ci sono giorni e occasioni in cui ripercorriamo ciò che è capitato nella storia, con uno sguardo addolorato sulle scelte devastanti attuate dai governanti dei vari momenti. Il 27 gennaio scorso abbiamo celebrato il Giorno della Memoria, commemorando tutte le vittime dell’Olocausto nei lager nazisti. Si rimane sbigottiti e increduli quando si apprende della crudeltà e indifferenza con cui uomini e donne hanno causato la morte di altri uomini, donne, vecchi e bambini. E questo è capitato anche nei Gulag russi, come anche nel genocidio armeno e in quello tra Hutu e Tutsi, per fare riferimento ad alcune delle più gravi tragedie umane.
C’è un modo per raccordare tra loro Pace, Giustizia e Fraternità? Così ha scritto Papa Francesco nel 2014 in occasione della Giornata Mondiale della Pace: «La fraternità è una dimensione essenziale dell’uomo, il quale è un essere relazionale. La viva consapevolezza di questa relazionalità ci porta a vedere e trattare ogni persona come una vera sorella e un vero fratello; senza di essa diventa impossibile la costruzione di una società giusta, di una pace solidale e duratura».
Più recentemente Papa Francesco ha scritto l’enciclica Fratelli tutti (3 ottobre 2020). Nelle prime pagine fa riferimento all’incontro con il Grande Imam Ahmad Al-Tayyeb e cita il documento sottoscritto insieme, dove affermano che Dio «ha creato tutti gli essere umani uguali nei diritti, nei doveri e nella dignità, e li ha chiamati a convivere come fratelli tra di loro».
Siate operatori di Pace e di Giustizia. Siate seminatori di Fraternità.
Don Claudio Belfiore
Direttore