A tutti i nostri allievi/e,

alle loro famiglie

ai docenti e formatori

Torino, 24 gennaio 2022

Per esigenze di distanziamento e di capienza il salone cappella, detto anche aula magna, viene usato molto meno. Immagino che non ti ricorderai, ma nel salone c’è un particolare molto bello, su cui voglio soffermarmi in questa lettera.

All’altezza del tendone marrone, lì dove scende il telo bianco per la videoproiezione, ci sono due pannelli: quello a destra mostra il volto amichevole di don Bosco, con il caratteristico tricorno; quello a sinistra riporta una bellissima frase del santo amico e maestro dei giovani, sullo sfondo di una sua lettera calligrafa: «Io per voi studio, per voi lavoro, per voi vivo; per voi sono disposto anche a dare la vita».

Per voi, per te, per ogni giovane. Nella scorsa lettera ho scritto che sei stato nei sogni di don Bosco. Sei stato e sempre sarai nel suoi pensieri, nei suoi desideri, nelle sue preghiere. Quando per la prima volta ho incontrato don Bosco, cioè ho incontrato i suoi figli spirituali, i salesiani, sono rimasto affascinato dalla sua bontà. Era morto da quasi cento anni, eppure il suo affetto e la sua dedizione erano arrivati a me. E poi ho saputo che con la stessa forza e allegria erano arrivati anche a tantissimi giovani sparsi per il mondo: in più di 130 Nazioni, dalle Isole Samoa alle Americhe, dalla Svezia alla Nuova Zelanda, dall’Africa alla Siberia.

Una cosa altrettanto bella l’ho scoperta più tardi, nel 2009. Ricorreva il 150° della fondazione della Congregazione Salesiana, che di due anni ha anticipato i 150 anni dell’Unità di Italia. In quella circostanza l’allora Rettor Maggiore dei Salesiani, don Pascual Chávez Villanueva (ricordo agli allievi delle superiori che l’attuale Rettor Maggiore è don Ángel Fernández Artime), disse che i giovani erano stati co-fondatori della Congregazione Salesiana. Attenzione: non solo destinatari, cioè coloro a cui dedicarsi, ma protagonisti attivi, padri fondatori, li definì don Chávez. I giovani hanno contribuito in modo attivo e di persona alla nascita dei salesiani.

Così racconta la storia. Il 18 dicembre 1859 don Bosco si ritrovò con un gruppo di persone che aveva preparate, chiedendo loro di pensare e di pregare per la decisione che stavano per prendere: 2 non si presentarono, 17 sì. Quel giorno nacque la Congregazione salesiana. Don Bosco aveva 44 anni. Con lui c’erano un sacerdote (47 anni), un diacono (24 anni), un seminarista (22 anni), quattordici giovani studenti (da 21 a 14 anni). Età media 20 anni.

Voi giovani siete il nostro tesoro più grande. Sicuramente noi adulti facciamo tanto per voi, e mai ci dobbiamo stancare di inventare e pensare cose nuove e belle con voi e per voi. Ma anche voi fate tanto per noi: siete la nostra ragione di vita, la motivazione del nostro agire. Lo sanno bene i vostri genitori. E ce ne rendiamo conto anche noi, salesiani, docenti, formatori e vostri educatori. Don Bosco ti ama, oggi come ieri. E così sarà anche domani.

Don Claudio Belfiore

Direttore