A tutti i nostri allievi/e,
alle loro famiglie
ai docenti e formatori
Torino, 21 febbraio 2022
Al confine tra Russia e Ucraina si è creata una situazione di forte tensione e pericolo di guerra, alimentato da aggressioni, minacce, intimidazioni, pressioni politiche… Nessuno vuole uscirne sconfitto, ma quando ci si cimenta in un rovinoso braccio di ferro in assenza di giudice, chi stabilisce di sospendere l’atto di forza e di andare a riposo? Il primo che cede rischia di venire sconfitto, ma se nessuno cede prima o poi scoppierà la guerra, e perderemo tutti.
Sembra proprio che si sia imboccata una brutta strada. Eppure in tanti stanno tentando di mediare e di trovare una via di uscita senza perdenti. E noi tutti ce lo auguriamo e lo chiediamo nella preghiera. Non smettiamo di pregare per la pace!
Tra i tanti monumenti che ho visto e apprezzato a Roma (e sono tantissimi!) ce n’è uno che porto nel cuore: il monumento a Maria Regina della Pace, che si trova nella navata sinistra della Basilica di Santa Maria Maggiore. È di un autore poco conosciuto (un certo Guido Galli) realizzato agli inizi del Novecento, nell’anno in cui si è conclusa la prima guerra mondiale.
Papa Benedetto XV fu eletto nel settembre del 1914, poche settimane dopo l’inizio della grande guerra, che egli contrastò con tutte le sue forze spirituali e diplomatiche. La definì una “inutile strage” e “suicidio dell’Europa civile”. Nel 1918 chiese allo scultore Guido Galli di realizzare il monumento a Maria Regina della Pace, opera che fu inaugurata il 4 agosto di quell’anno, pochi mesi prima che finisse la prima guerra mondiale.
Qui a fianco riporto la foto che ho fatto nel mio ultimo viaggio a Roma, ricordo della Pace desiderata e conquistata. È un’opera semplice, ma affascinante e suggestiva. La Madonna è seduta sul trono, con lo sguardo triste, perché la guerra è dolore e devastazione; ha il braccio in avanti, con la mano protesa a dire “Fermati guerra!”. È un ordine, un comando forte e deciso. Lei è Madre e ha in braccio il Bambin Gesù, pronto a far cadere il ramoscello di ulivo simbolo della pace, e sembra di sentire le sue parole: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace».
Con Maria diciamo il nostro “Fermati guerra!”. Lo crediamo e lo chiediamo nella preghiera, ripetendo insieme e individualmente Ave Maria, ave Regina Pacis.
Don Claudio Belfiore
Direttore
LUNEDI 28 febbraio e MARTEDI 1° marzo
Festa per il ponte di Carnevale ( non c’è lezione )
Le lezioni riprenderanno regolarmente mercoledì 2 marzo alle ore 8.15