Torino, 13 marzo 2023

Buongiorno.

In queste ultime settimane ci sono stati tanti, troppi, eventi calamitosi. Di fronte a queste parole ognuno avrà pensato a qualche fatto in particolare. Può essere interessante a questo punto fermarsi e chiedersi: «Quale evento catastrofico, funesto e sciagurato mi è venuto in mente?». In classe si può raccogliere quali fatti ognuno ricorda.

Io mi riferisco a questi tre fatti:

  • il devastante terremoto che ha colpito il vasto territorio tra il sud della Turchia e il nord della Siria nella notte tra il 5 e il 6 febbraio, che ha provocato più di 50 mila vittime
  • il triste anniversario dell’inizio dell’invasione russa ai danni dell’Ucraina il 24 febbraio con più di 50 mila vittime, 15 milioni di profughi e danni fisici e morali incalcolabili
  • il drammatico naufragio del barcone di migranti sulla costa di Cutro (provincia di Crotone), con 75 morti e circa 20 dispersi di cui 21 tra 0 e 12 anni, avvenuto nella notte del 27 febbraio

Purtroppo è un bollettino molto pesante e sconfortante. Di contro mi piace sottolineare che in parallelo ci sono stati fatti e azioni di grande umanità e generosità:

  • da tutto il mondo sono subito partiti i soccorsi nelle zone del terremoto, con invio di persone e di materiali: squadre di vigili del fuoco, vestiti e alimenti, tende e strutture…
  • tutte le nazioni si sono mobilitate per accogliere e sostenere i milioni di profughi causati dalla guerra, organizzando invio di materiali e accoglienza dei fuggitivi nelle famiglie e in strutture appositamente allestite
  • il pronto intervento, senza sosta e con grande dedizione, di tutta la popolazione di Cutro per supportare le azioni di salvataggio e per dare conforto ai superstiti

Mi ha colpito in particolare la concretezza di una vedova 80enne di Cutro, che ha messo a disposizione le tombe di famiglia per le vittime del naufragio, con la semplice considerazione :«Ho pensato di fare qualcosa». E tu, cosa pensi di fare?

Dai spazio alla tua creatività e alla tua generosità. È importante non voltare le spalle di fronte a questi eventi e a questi bisogni. Forse per noi diventa difficile intervenire direttamente su fatti così grandi, ma è possibile agire e dare un segnale a se stessi e agli altri in ambiti più vicini e circoscritti.

Ti segnalo una possibilità, coordinata dal nostro gruppo MGS Triennio, l’iniziativa «Pane nostro»: è la raccolta di beni alimentari a lunga scadenza per venire incontro alle famiglie bisognose di Torino. Può sembrare una piccola cosa, se messa a confronto con le sciagure di cui ho scritto prima. Ma è importante non rimanere con le mani in mano, fare qualcosa per qualcuno che ha bisogno. Verrà il momento in cui potrai fare di più. Ora è fondamentale che tu faccia la tua parte, che non è affatto piccola e irrilevante.

Informati e partecipa alla raccolta «Pane nostro».

Don Claudio Belfiore

Direttore