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Torino, 10 ottobre 2022
Un nuovo santo salesiano
Quanto è avvenuto a Roma domenica 9 ottobre è un fatto eccezionale per tutta la Famiglia Salesiana. Papa Francesco ha dichiarato santo Artemide Zatti, salesiano coadiutore di origini italiane emigrato in Argentina a 16 anni. Diventa salesiano a 24 anni, come coadiutore, cioè salesiano non sacerdote. Vai sul sito per maggiori informazioni: https://zatti.org.
La canonizzazione di Artemide Zatti (così viene chiamato l’atto con cui il Papa dichiara che un/una cristiano/a è venerabile pubblicamente in tutta la Chiesa e per sempre) è per noi salesiani un dono speciale di Dio. Prendo spunto da un suo breve testo per svelare il suo spirito.
A 22 anni, giovane volontario in ospedale, si ammala di tubercolosi, malattia contratta assistendo un giovane sacerdote. La situazione di salute non si risolve e anzi peggiora, fino a quando il suo padre spirituale, padre Garrone, lo esorta ad affidarsi alla Madonna. Così Artemide Zatti stesso commenta questo momento della sua vita:
«Se io sto bene, sono sano e in condizione di fare un po’ di bene al mio prossimo malato, lo debbo al Padre Garrone, dottore. Egli, vedendo peggiorare di giorno in giorno la mia salute, malato di tubercolosi, mi disse decisamente che, se non volevo finire come molti altri, facessi una promessa a Maria Ausiliatrice di rimanere sempre al fianco suo, per aiutarlo nella cura degli infermi. E aggiunse che egli, confidando in Maria, m’avrebbe guarito.
CREDETTI, perché sapevo per fama che Maria Ausiliatrice lo aiutava in modo visibile.
PROMISI, perché sempre fu mio desiderio essere d’aiuto in qualcosa al mio prossimo.
E, avendo Dio ascoltato il suo servo, io GUARII».
Artemide Zatti si svela come giovane che ha grande fiducia nella Madonna. Giovane generoso che si prende cura degli ammalati, mettendo a rischio la propria vita. E anche giovane deciso nella volontà di essere d’aiuto al prossimo. Giovane che si fida e si affida a Dio.
Artemide Zatti è santo, un dono speciale per ciascuno di noi. Un invito a fare della nostra vita qualcosa di bello e di importante per gli altri e per il mondo.
Don Claudio Belfiore
Direttore