Dall’inizio dell’emergenza sanitaria si è reso necessario oltre che ripensare la didattica, anche ripensare tutti quei momenti propri della scuola salesiana e che vedono nel cortile il fulcro della pedagogia e del sistema preventivo salesiano.
Da qui l’idea di un CORTILE DIGITALE.
Di per sè, è un ‘esperienza non nuova, già proposta in altri contesti qualche tempo fa, che noi abbiamo esteso ai nostri alunni grazie alle possibilità della piattaforma digitale Google.
Diamo l’appuntamento qualche giorno prima ai ragazzi, divisi per fascia di età, e restiamo connessi in videochat con loro, insieme ad alcuni professori ed educatori. Andiamo da un minimo di 20 presenze a un massimo di più di 80.
Un fatto originale è che ogni ragazzo deve parlare a turno, per evitare problemi di sovraccarico, e quindi ognuno ha il tempo di esprimersi con calma, senza sovrapposizioni, diventando per qualche momento il protagonista della conversazione. Questo permette ai ragazzi di vivere un incontro in parte simile a quello degli spazi informali che la scuola offre in tempi ordinari, ma in parte anche differente, più intimo e rispettoso.
Con i preadolescenti è necessario poi vivacizzare l’incontro con giochi, domande, quiz, che sono stati inventati dalla nostra educatrice Teresa, in modo che possano intervenire anche i più timidi. Per i ragazzi infatti non è immediato mostrarsi in webcam di fronte a tutti, e qualcuno preferisce restare connesso ma in silenzio o senza mostrare il viso.
Tali giochi sono legati alle proposte che facciamo su un sito apposito, unitamente a idee di manualità, audiolibri, piccoli concorsi basati sulla vita in famiglia. E’ più facile presentare se stessi mediante un gioco o un manufatto, che esporsi con messaggi personali.
L’esperienza del cortile digitale è stata rafforzata anche dalla Radio digitale. Tramite una semplice piattaforma gratuita abbiamo creato un podcast che i ragazzi possono sentire in diretta o in differita sul sito di Religione. Lo usiamo per dare la Buonanotte ogni sera, con la possibilità di salutare e chattare con chi è in connessione. Questo sta aiutando molto le famiglie a concludere la giornata in serenità, perchè il messaggio serale è in qualche modo personalizzato. Sono possibili altri sviluppi, come un programma a tema, per esempio, o di domanda-risposta e confronto.
Abbiamo sperimentato un programma di chat con musiche proposte dai ragazzi, in pratica una versione più leggera del cortile digitale. L’impressione complessiva che ne ricaviamo è certamente di gradimento da parte dei ragazzi: essi chiedono aggiornamenti sugli orari e la frequenza di questi incontri, si presentano contenti e sollevati rispetto al clima di inevitabil solitudine che stanno vivendo.
Il sogno che coltiviamo è quello di renderli in qualche modo protagonisti attivi anche di queste modalità digitali, pur nella speranza, ovviamente, di tornare presto a vedersi, incontrarsi, sperimentarsi e giocare nella vita reale.