UNA PIATTAFORMA PER INCONTRARE “DAL VIVO” COMPAGNI DI CLASSE E PROFESSORI

Tutti i docenti alle prese con la tecnologia

Negli ultimi due mesi, la Scuola Media ha messo in campo diverse strategie per continuare a svolgere costantemente le attività didattiche,  seppur a distanza. Una di queste è stata la panificazione delle lezioni in presenza, tramite la piattaforma online di Google Meet.

È difficile, se non addirittura impensabile, ricreare l’intera settimana scolastica in maniera virtuale, svolgendo su Meet le stesse ore di lezione che si facevano classe. Non possiamo chiedere ai nostri ragazzi di restare connessi al computer per sei ore consecutive ogni giorno: i docenti hanno giustamente sottolineato che tante ore di lezione al computer non sono garanzia di un apprendimento migliore. Per non parlare delle difficoltà di connessione che possono verificarsi, impedendo così lo svolgimento “lineare” della spiegazione e la comprensione da parte degli allievi!

Nessuna lezione online potrà mai sostituire la compresenza di docenti e allievi in classe: manca l’interazione tra professore e ragazzo oltre alla relazione sociale tra gli allievi stessi. Inoltre, non sempre è facile per il Docente rendersi conto se ciò che sta spiegando viene realmente compreso e, analogamente, anche il ragazzo ha difficoltà ad intervenire spontaneamente esprimendo un proprio dubbio.

Perciò, il Collegio Docenti della Scuola Media ha deliberato che in ogni classe siano garantite un minimo di due e un massimo di tre lezioni su Meet al giorno e ritiene che questi momenti debbano servire prima di tutto per permettere ai ragazzi di incontrarsi con una cadenza fissa e per  provare a mantenere una parvenza di normalità anche in questa situazione complicata da gestire. È necessario far sentire la presenza di un docente, non solo per spiegare un nuovo argomento, ma soprattutto per far capire che in questa situazione siamo tutti uniti e che tutti comprendiamo e condividiamo le difficoltà dell’altro.

Dal punto di vista didattico le lezioni tramite Google Meet vengono utilizzate principalmente per fare esercizi, chiarire dubbi, correggere compiti, interrogare e fare verifiche,  ma alcuni docenti le impiegano anche per trattare nuovi argomenti.

Alcuni insegnanti in particolare, sfruttano questa ora settimanale per spiegare alcune basi di informatica: gli argomenti trattati riguardano la gestione delle mail, l’uso di Word e PowerPoint, il sistema di archiviazione tramite Google Drive e molto altro, nell’ottica di permettere ai ragazzi di acquisire quelle competenze digitali riportate nelle Raccomandazioni del Consiglio Europeo per l’apprendimento permanente.

A seguire riportiamo le norme di comportamento, che abbiamo chiesto ai ragazzi di seguire durante lo svolgimento delle lezioni su Google Meet.

  • Dovrai accedere a Google Meet dal tuo account istituzionale.
  • Dovrai essere puntuale: i link verranno caricati sul registro elettronico o ti sarà mandata una mail direttamente dal docente.
  • Ti potrai connettere al link solo al momento dell’appuntamento, non prima né una volta che l’incontro sarà terminato.
  • Arriva preparato, con ciò che è stato richiesto dal tuo professore, con i compiti alla mano, con delle domande da porre.
  • Devi essere educato sia in video che in chat.
  • Non puoi mangiare durante le video conferenze né stare sdraiato sul letto o sul divano, perché stai partecipando a tutti gli effetti a una lezione scolastica.
  • Devi accendere la videocamera per mostrare il tuo volto all’insegnante.
  • Il microfono deve essere spento; potrai accenderlo solo quando l’insegnante ti darà il permesso di parlare.
  • È importante chiedere il permesso per parlare: potrai usare la chat per questo.
  • Non si risponde ai compagni via chat: la chat serve per intervenire sulla video conferenza e non per altro.
  • Segnala ai docenti se ci sono stati impedimenti ad accedere al Meet.
  • È vietato condividere i link delle lezioni della propria classe con allievi di altre classi e con amici o conoscenti esterni alla scuola.
  • Allo stesso modo, è vietato a partecipare a un Meet di un’altra classe o con un account che non sia quello istituzionale.
  • L’infrazione alle regole nell’uso della piattaforma informatica comporta sanzioni disciplinari come da Regolamento d’Istituto, tra cui il ritiro dell’indirizzo mail istituzionale.