A tutti i nostri allievi/e,

alle loro famiglie

ai docenti e formatori

Torino, 2 maggio 2022

E siamo arrivati a Maggio! Se non fosse per la guerra, questa sciagurata e odiosa invasione voluta dal presidente Putin, i nostri animi sarebbero molto più leggeri e fiduciosi: con il 1 maggio si è fatto un ulteriore passo di alleggerimento delle norme di contenimento del covid-19; si profila la fine della scuola, che certamente esige uno sprint finale, ma che porta alle desiderate vacanze; a maggio molte classi vivranno l’esperienza della gita, che mancava da due anni; così come da due anni mancava il Ballo dei 18enni

Vi ricordo l’iniziativa speciale di questo mese: pregare insieme con il rosario camminando in cortile ogni martedì e ogni giovedì alle 17 a partire dal 3 maggio. Così come ricordo a tutti, studenti e docenti, di continuare la bella abitudine di pregare la Madonna ogni mattina in classe (si può fare anche in famiglia): un’Ave Maria o la Salve Regina, concludendo la preghiera con l’invocazione Maria Ausiliatrice prega per noi.

Nei giorni scorsi ho partecipato ad un convegno e ho incontrato Annalisa Minetti, atleta non vedente che corre velocità e mezzofondo, cantante, scrittrice, conduttrice televisiva e mamma. Mi è stato affidato il compito di condurre una tavola rotonda dove erano presenti lei e altri 3 atleti. Le ho posto una domanda: cosa rappresenta per te l’atleta guida? Per chi non lo sapesse è la persona a cui l’atleta non vedente si affida completamente, con cui si prepara giorno dopo giorno, con cui crea un legame di affinità e con cui arriva al traguardo.

Cosa vuol dire correre con slancio per vincere, senza vedere né la pista né il traguardo? L’ho vista scendere dal palco cercando i gradini con il piede. Come fa a correre se non vede? Al solo pensiero di non vedere altro che correre, io mi blocco, mi muovo a tentoni, cercando punti di riferimento. L’atleta guida è gli occhi di chi non vede. A 34 anni Annalisa stabilisce tre record nazionali: nei 1500 m, negli 800 m indoor e negli 800 m outdoor. Non è nata cieca, lo è diventata a 18 anni. Deve essere terribile perdere il contatto visivo con gli amici, con i colori, con il mondo nello sbocciare della giovinezza. Lei non si è rassegnata. Vi garantisco, è una forza di gioia e di volontà incredibile!

Sono convinto che questa forza sia in tutti noi. Qualcuno fa un po’ fatica a tirarla fuori, a crederci, a mettersi alla prova. E si rassegna. E si lascia andare. La Madonna è la nostra atleta guida. Anche se non vediamo, anche se non tutto è chiaro, fidiamoci: lei c’è!

Buona settimana!

Don Claudio Belfiore

Direttore